Presidente Mattarella, la lettera crea preoccupazione
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Direttore: Alessandro Plateroti

Presidente Mattarella, la lettera crea preoccupazione

Sergio Mattarella

L’intervento di Mattarella nella Legge di Mercato e concorrenza solleva questioni cruciali per il governo Meloni.

Il 2024 ha inizio con una nuova sfida per il governo Meloni, segnata dalla controversa questione delle concessioni balneari. Questo tema è stato riacceso dalla recente lettera del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, allegata alla legge di mercato e concorrenza, controfirmata lo scorso 30 dicembre. Nella missiva, Mattarella solleva dubbi sulla compatibilità delle proroghe automatiche delle concessioni con i principi di apertura al mercato dei servizi, citando le posizioni della Corte di Giustizia, della Corte costituzionale, della giurisprudenza amministrativa e dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato.

Sergio Mattarella Anci
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Concessioni balneari e commercio su Aree Pubbliche: un parallelo preoccupante

La lettera di Mattarella stabilisce un parallelismo tra le concessioni per il commercio su aree pubbliche e quelle demaniali marittime. Questo collegamento, già evidenziato in una precedente comunicazione del 24 febbraio 2022, mette in luce le tensioni tra le normative nazionali e il diritto europeo. La posizione del Colle, che trova supporto in alcuni settori politici come il Partito Democratico e +Europa, è vista con scetticismo da altri, inclusi gli imprenditori balneari e parti del centrodestra.

La risposta politica alla lettera di Mattarella

La reazione politica alla lettera del presidente varia significativamente. Da un lato, vi sono esponenti come Riccardo Magi di +Europa e il presidente del Pd Francesco Bocci, che esprimono sostegno a Mattarella, sottolineando la necessità di conformarsi alla normativa europea e di evitare sanzioni. Dall’altro, rappresentanti di Forza Italia e della Lega, come Maurizio Gasparri, difendono l’attuale gestione delle concessioni, sottolineando le recenti sentenze della Corte di Cassazione a favore delle realtà imprenditoriali.

Il governo Meloni si trova così al centro di un dibattito complesso, con la necessità di bilanciare le esigenze nazionali con gli obblighi derivanti dal diritto europeo. Carlo Fidanza di Fratelli d’Italia menziona un tavolo tecnico per definire nuovi criteri in linea con la direttiva Bolkestein, mentre il segretario del sindacato dei balneari, Antonio Capacchione, puntualizza che le attuali proroghe derivano da una legge promulgata dal governo Draghi e non contestata dalla Commissione europea.

Questo scenario pone il governo Meloni di fronte a decisioni cruciali riguardanti le concessioni balneari e il commercio su aree pubbliche, un tema che continuerà a essere al centro del dibattito politico e economico italiano.

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ultimo aggiornamento: 3 Gennaio 2024 10:43

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